domenica 13 novembre 2016

Anime belle e venditori di verità

Mi fanno sempre sorridere i venditori di verità, quelle persone piene di risposte a tutte le domande.

Ne ho conosciuti tanti negli anni universitari, forse perché parlando di storia antica è più facile spacciare certezze sui nostri antenati: del resto nessuno tornerà mai a contraddirci! Anche per questo ho cercato il dato materiale nell'archeologia: primo filtro per liberarsi di dogmi e paradigmi, il contesto originale che arriva dall'antichità ci obbliga ad adattare le teorie alla realtà che si presenta ai nostri occhi. Ovviamente non è così facile liberarsi della tentazione di assolutizzare (o delle persone che lo fanno!), esiste sempre l'infinita capacità di interpretazione umana, croce e delizia della nostra condizione quotidiana.
Nella mia esperienza i più antipatici in questo senso sono sempre stati gli egittologi e gli etruscologi: guarda caso esponenti di discipline che si sono ritagliate autonomi spazi di studio- e pure denominazioni- per lo più al di fuori del dibattito sulla metodologia archeologica.
Noto, 2019



Quello che patisco di più nelle discipline storiche, ancora oggi che ho smesso di occuparmene in prima persona, è la totale mancanza di approccio scientifico nell'insegnamento, perfino quello di livello universitario, figuriamoci nelle scuole primarie e secondarie, oppure nella divulgazione!
Ci insegnano verità improbabili, forse perché sarebbe difficile ammettere che il contenuto dell'insegnamento vale solo  'allo stato degli studi' o 'fino a prova contraria': forse lo si fa per semplificare, o forse per comunicare qualcosa comunque, perché sarebbe complesso spiegare tutto in termini relativi...
Lo capisco, ma non mi piace.

Nella scuola si dovrebbero anche porre le basi del dubbio, della complessità e del senso critico: montare tasselli con le scuole primarie e iniziare a smontarli con le scuole secondarie. L'università dovrebbe restituirci il piacere della ricerca.

La ricerca... Ma di cosa?

Della verità? O dell'attendibilità?
Davvero si troverà la verità e la ricerca deve tendere verso il vero?

Ma che cos'è la verità?

Se avessimo davanti Gesù Cristo, forse non servirebbero risposte, invece siamo dei Ponzi Pilato qualunque...

Ci tocca lasciar perdere la verità e pensare alla realtà.

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