giovedì 26 novembre 2015

Estote parati!

Polverigi (AN), 2025
Da un po' di tempo ho sentito l'esigenza di scrivere il mio testamento, le ultime volontà più che altro. Ho iniziato a prendere appunti come nota sul cellulare: poco credibile. Meglio affidarlo alle opinioni di Banana.

Perché un bisogno del genere?

Forse perché la leggerezza dell'essere è davvero insostenibile e domani potrei essere io a uscire per ascoltare un concerto e a trovarmi morta per la causa persa di qualcun altro. O forse perché l'improvvisazione non mi soddisfa più, sto invecchiando e mi piace prepararmi: m
ai morire abintestato, dicevano sicuramente i notai medievali ai ricchi clienti!


Oppure ancora per dire la mia anche dopo il trapasso, chissà?

Insomma è arrivato il momento, estote parati!

Innanzitutto voglio che i miei organi vengano donati e riutilizzati il più possibile, vedrò di conservarli al meglio, per essere utile a qualcuno.
Non voglio accanimento terapeutico, non voglio vivere a tutti i costi, non mi piace l'idea che si rispetti la vita, ma non la persona che sono stata e sarò in quel momento.

Mi piacerebbe essere incinerata, come i nostri antenati italici preromani: non ho detto cremata, è una parola troppo brutta e la bellezza è uno dei pochi valori assoluti che possiamo apprezzare nella nostra esperienza umana. Incinerata.
Mi piacerebbe avere un'urna come quelle antiche, ma andrà bene tutto, anche essere dispersa in mare, pur di non lasciare i miei resti nelle mani degli archeologi! Da archeologa ho dissotterrato e riposto dentro volgari sacchetti per surgelati troppe ossa umane dalle sepolture delle più svariate epoche e non ho mai saputo che fine abbiano fatto...
Non ho altra religione che l'umanesimo e per questa mia empietà ho sempre chiesto perdono.

Niente funerale religioso, per favore, sapete che non amo i monoteismi: rito laico, niente officianti. Invece vorrei delle bandiere rosse, che sappiano di lotta e di lavoro.

E poi mi viene in mente solo quest'ultima cosa, non ho nulla da lasciare, solo ultimi desideri: chiudete il mio profilo Facebook, lascerò tutte le mie password, ma non voglio pensare che lo spettacolo patetico della morte sui social media riguardi me.

Chiedo troppo? Amen!





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