mercoledì 7 ottobre 2015

Perché una donna non può essere cattolica

Nella storia degli uomini il maschio da sempre ha tentato in vari modi, più o meno violenti, di riempire il grande senso di impotenza e inferiorità che sente nei confronti della donna: la possibilità di generare figli, la creatività vitale.

Altro che invidia del pene.

Leggi, religione, mitologia, etica e morale hanno introdotto nei secoli per le donne reclusione, ginecei, fedeltà obbligatoria per legge, infibulazione, verginità fino al matrimonio, repressione del desiderio femminile, pena di morte per adulterio, delitto d'onore, matrimonio riparatore e così via…


La tracciabilità dei figli, come la filiera di un pomodoro, ha ossessionato l'uomo e frustrato il suo desiderio di certezza della paternità: non si accetta sangue estraneo, il maschio alpha nel branco non può ammettere altro padre.
Da sempre stigmatizzare il desiderio femminile ha fatto parte del programma di prevenzione: il piacere femminile negato e trattato solo come terapia all'isteria, mentre la prostituzione a uso e consumo maschile è stata tollerata per definizione nelle apposite case dalla notte dei tempi…
Del resto il maschio che semina figli non è altro che espressione di potenza.

Di pari passo e specularmente l'emancipazione femminile si è da sempre mossa a partire dal controllo delle nascite, tra sofferenze, aborti, emarginazione, educazione sessuale e metodi anticoncezionali.

Non siamo forni da ingravidare, come in sintesi ipotizzava l'illuminatissimo Socrate.

Ancora oggi nel nostro piccolo Paese, un consesso di maschi votati alla castità non fa altro che occuparsi di ginecologia e procreazione: la più grande ironia che si sia mai vista!
Ottiene anche un certo successo tra chi davvero esercita la professione del ginecologo e si può permettere di negare la volontà della paziente: obiettori di coscienza negli ospedali e nei consultori, volontari per la vita e massicce dosi di moralismo hanno accompagnato la mia esperienza personale e quella di tante donne vicine e lontane a me.

La religione si è sempre rivolta ai maschi: anche le dottrine apparentemente più fluide. Nelle tavole della legge di Mosè una prova lampante: il nono comandamento impone di non desiderare la donna d'altri.

Ecco perché una donna non può essere cattolica: non siamo considerate soggetti di fede.

Ma possiamo liberamente desiderare donne e uomini di altri!

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